Le obbligatorie risposte a quanto sancito dall’articolo 38 del codice dei contratti hanno la finalità che non è solo di garanzia sull’assenza di ostacoli pure di natura etica all’aggiudicazione del contratto, ma anche per una ordinaria veri-fica sull’affidabilità dei soggetti partecipanti
la concreta carenza di condizioni ostative costituisce un elemento successivo rispetto alla conoscenza di una situazione di astratta sussistenza dei re-quisiti morali e giuridici che lambiscono in modo determinante la professionalità degli amministratori
Tanto meno si comprenderebbe il meccanismo di verifica a campione, se quest’ultimo non fosse connesso alla obbligatorietà di una dichiarazione, che costituisce il sistema di riferimento per valutare la lealtà dei richiedenti.
Le questioni prospettate con l’appello possono essere così sin-tetizzate:
se, nell’ambito delle dichiarazioni da rendere ai sensi dell’articolo 38 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 ov-vero ex art. 75, c. 1 lettera c) del decreto del Presidente della Re-pubblica 21 dicembre 1999, n. 554, vada compresa la posizione dell’amministratore o rappresentante deceduto nel triennio e qua-le sia l’effetto dell’eventuale omissione (secondo motivo).
Qual è il parere dell’adito giudice amministrativo di appello del Consiglio di Stato?
decisione numero 3742 del 12 giugno 2009 pronunciata dal Consiglio di Stato
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