in considerazione del fatto che, secondo la tesi articolata in ricorso, il motivo di esclusione previsto per legge, di cui l’amministrazione non avrebbe tenuto conto, si inserisce automaticamente nelle regole di gara, indipendentemente dal suo espresso richiamo nella normativa secondaria che la regola; conseguentemente nessun onere di impugnazione di atti ulteriori, rispetto alle operazioni di gara, può essere individuato in capo a parte ricorrente.
Ciò posto, nell’esaminare la domanda risarcitoria proposta con i motivi aggiunti, poiché il rapporto contrattuale oggetto della gara per cui è causa si è da tempo concluso, deve essere considerato l’intero danno subito da parte ricorrente a seguito della mancata aggiudicazione dell’appalto in questione.

Ciò considerato, anche sulla base dei più recenti orientamenti di questa sezione, si ritiene equo quantificare il danno subito da parte ricorrente nel 5% del valore dell’offerta presentata da parte ricorrente, dovendosi attestare su tale percentuale l’utile che ne avrebbe presuntivamente tratto dall’espletamento del contratto.

Passaggio tratto dalla sentenza numero 3131 del 3 dicembre 2014 pronunciata dal Tar Sicilia,Palermo