l’illegittimità della seguente clausola

<<Qualora il premio di polizza debba essere corrisposto entro la data di decorrenza della copertura e l’Amministrazione si trovi nell’impossibilità di provvedere tempestivamente al pagamento, pur avendo già emesso il relativo mandato, il Broker si impegna ad anticipare i premi assicurativi in nome e per conto del Comune che rimborserà l’importo versato entro 30 giorni dalla scadenza, previo esito positivi dei controlli previsti per legge. Nel caso in cui il broker non provveda al pagamento del premio alla compagnia di assicurazioni entro i termini indicati dalle polizze assicurative, sarà direttamente responsabile di tutte le conseguenze derivanti dal ritardato pagamento e dall’eventuale sospensione della garanzia assicurativa.>>

E’ fondato, e dirimente di ogni ulteriore questione, l’originario terzo motivo del ricorso introduttivo (pagine 9 – 11) con cui si lamenta, sotto plurimi profili, la sproporzione delle clausole sancite dagli ultimi due commi dell’art. 9 del capitolato e la pedissequa invalidità del consequenziale provvedimento di esclusione.

Ritiene il Collegio che l’abnormità della clausola, sancita dal più volte menzionato art. 9 del capitolato, si coglie sia sul piano della alterazione della fisionomia del contratto di brokeraggio, sia sul piano dei diversi effetti discendenti dalla sua violazione da parte dei contraenti.

decisione numero 6399 del 29 dicembre 2014 pronunciata dal Consiglio di Stato

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